Abstract

I resu itati diegli ssfoirzi dipiomaitici deiila C M ® a isanio sanz’ialtno m olto piü modesitii di quainito lo iapararvainio i priotegowiisiti dei paitti aan lo
stato. P er il passato vale in genere il giudizio del card. O ttaviani:
Historia concordatorum , historia dolorum Ecclesiae.
E per il furtom? Le aspardamizie stariiltóhe haininio dtaiiniufilto l’diniterasse
a proluegarie o riiipeitteme oalil’iatvvarmre lo atesiso m adello dei rappontd
fra le due socdata. £ caimibfate inoiitire la base dellla sotozfiiome del
prablarraa. Nialia Ghissa ai e rdisvagiliattio liii poipalio d i DiŁoi, lia soiaiefta
cdlviile diivenita sem pre piü comisciia dal suto carattare demooriaitiicioi. Noin
9i puö piü „argainiiizaarte le oolse fira il Paipa ed oll Casare”. Gcoonre
isitiiituire d>ei raippoirfó diimabtii fna la soöieitä apMituaile e quölla politic a.
La garanzia deilla ililbeirtä semibra asatuirdrie d biilsagnli -d e la Chdesa su questo campo, come dall’altra parte delinea i lim iti dello stato, che
non puö „comcedere” ne piti ne meno.
Q uindi la critica, ben fondata, di un modello troppo giuridico dei
rapporti fra la Chiesa e lo stato e l’ap p ertu ra verso un’altro, che perö
rim ane sem pre aneora non in tu tto precisato.