Il 29 gennaio 2009 Benedetto XVI, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ha ricevuto in udienza il Collegio dei Prelati Uditori del Tribunale Apostolico della Rota Romana insieme con gli altri officiali e i collaboratori dello stesso Tribunale. Nel suo discorso il Papa, riferendosi ai discorsi del Giovanni Paolo II prununciati alla Rota Romana nel 1987 e 1988, ha richiamato l’attenzione del diritto sull’esigenza di trattare le cause di nullità del matrimonio con doverosa profondità richiesta dal ministero di verità e di carità. Per il Pontefice, infatti, i problemi di natura psicologica non possono essere pretestuosamente invocati per sciogliere con facilità i matrimoni. Riaffermando l’innata capacià umana al matrimonio, ha ricordato alcuni principi fondamentali che devono illuminare gli operatori del diritto. In particolare Benedetto XVI ha riconsiderato il tema dell’incapacità a contrarre matrimonio, di cui in can. 1095 CJC alla luce del rapporto tra la persona umana e il matrimonio.
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