Published: 2002-10-15

Immaturità affettiva e l’esclusione del „bonum coniugum”

Grzegorz Leszczyński
Ius Matrimoniale
Section: Rozprawy i artykuły
https://doi.org/10.21697/im.2002.7(13).05

Abstract

II Concilio Vaticano II ha portato una concezione nuova del matrimonio, mettendo l’accento sulla relazione interpersonale e sull’amore, chiamando il matrimonio con la formula intima communita  vitae et amoris coniugalis e portando sicuramente una piu equilibrata valutazione degli elementi dei matromio che sono l’amore ed il suo aspetto procreativo. Esclusione dell’amore chiamato dal Codice dell’83 esclusione dei „bonum coniugum” definito dalla dottrina e dalla giurisprudenza come „communitas vitae” oppure la relazione interpersona le che si crea tra i coniugi è l’esempio della simulazione parziale di tratta questo articolo. Come causa simulandi viene presentata l’immaturità affettiva che tradizionalmente viene interpretata dagli autori come causa dell’incapacità descritta dal canone 1095 CIC. Visto, però, che presentata anomalia distrugge soprattutto ogni possibilità di creare una relazione interpersonale tra i nubenti crediamo che essa possa essere interpretata come causa simulandi dell’esclusione del „bonum coniugum” fatta implicite.

Keywords:

emotional immaturity, bonum coniugum, exclusion of matital interest

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Leszczyński, G. (2002). Immaturità affettiva e l’esclusione del „bonum coniugum” . Ius Matrimoniale, 13(7), 87–110. https://doi.org/10.21697/im.2002.7(13).05

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