Riferendosi alla recente giurisprudenza rotale l’autore pone il problema della sufficienza della „incapacitas relativa” ad assumere le obbligazioni essenziali del matrimonio. Questo problema riguarda l’interpretazione del can. 1095, n. 3 del CJC. Si tratta della incapacità del contraente solo relativamente all’altra parte.
L’analisi delle rispettive sentenze della Rota Romana permette di ritenere che l’incapacità relativa, non è una vera „incapadtas” per cui non può essere la causa di invalidità del matrimonio. Secondo la normativa codiciale l’incapacità deve toccare una persona, mentre l’incapacità relativa tocca piuttosto solo la comunità delle parti.
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