La legislazione particolare della provincia ecclesdastica di Gniezno in
Polonia abbracia oltre agli statuti dei sinodi provinciali anche gli statuti promulgati dai legati ponitifici durante i loro sinodi. I prirni di
essi ebbero luogo alla fine del XI seoolo, tuttavia gli stahiti sinodali
stessi sono noti solo a partire del XIII s., cominciando dal sinodo di
Giacomo di Leodium, celebrato in Wrocław nel 1248. Proprio di ąuesto
sinodo 1’autore trntta nel suo airticoło.
Esaminando la redazioffie degli Statuti, composti dal 36 capitoli paco
sdstematizzati, si fa notare che essa e stata fatta nel 1264 dal vescovo Anselme, anche legato pomtificio per la Polonia; la redazione originale
di Giacomo fu dispersa poco dopo il siinodo.
Le fonti principali degli statuti del legato furono sequenti: le norme délia legge commune, in particolare contenute nei Decretali di Gregorio IX, la legislazione dei precedeniti .sinodi provinciali di Gniezno,
alcune disposizioni provenienti dalla legislazione particolare francese
(p. es. riguardanti l’istituzione dell’ufficiale vescovile). Inoltre parecchi
caspitoli degli statuti furono mati dalle condizioni locali.
Gli statuti siinodali si referiseono aile necesità o utilité paxticolari del clero e del popolo délia provincia polacca dimostrando nel suo complesso un’aspetto riformistico. Il legislatore determina cotsï la disciplina degli ecclesiiastici, la vita e i costumi del popolo, il culto divino (soprattutto i sacramenti), i béni e i diritti temporali, gli affari giudiziari.
L’introduzione degli statuti nella vita ecclesiastica incontrô certe difficoltà parzialmente giustificate dalle circostanze, anche politiche del tempo. L’importainza di essi perô è stata riconosciuta dai sinodi successive in modo particolare dal sinodo provinciale di Nicola Trąba nel 1420 durante il quale fu promulgaita la codificazione délia legge particolare di provincia.
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