Lo studio dell’autore ha come compito quello di presentare la giurisprudenza del Tribunale Apostolico della Rota Romana riguardo al can. 1098 CIC. Dopo 25 anni dalla promulgazione del nuovo Codice sembra utile proporre una breve sintesi (successiva – dopo gli studi di P. Bianchi e L. Ghisoni) delle decisioni rotali (sentenze e decreti) in cui si applica quella norma ai casi concreti. La ricerca sull’applicazione del suddetto canone nella giurisprudenza rotale si dirige verso gli elementi essenziali (costitutivi) per l’individuazione della figura giuridica della deceptio dolosa. Si prende dunque in esame: 1) l’azione dolosa che origina l’errore e la sua finalità; 2) l’errore; 3) la qualità qualificata. Si deve dire che molto importante ai fini dell’applicazione giudiziaria nella decisione delle cause di nullità del matrimonio ob deceptionem dolosam è la determinazione dei confini dei singoli elementi essenziali. L’analisi svolta sulla produzione giurisprudenziale della Rota Romana riguardo al can. 1098 CIC porta alla constatazione che una ricchezza di interpretazioni degli uditori di quel Tribunale ha dato luogo – nell’ambito di tante questioni – ad una giurisprudenza prevalente.
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