Piú di 30 anni fa é stata riconosciuta dal diritto canonico la dovuta libertà dei religiosi per quanto riguarda il sacramento della penitenza e la direzione della coscienza, ma in questo campo emergono ancora oggi dei problemi. L’articolo cerca di scoprire le ragioni di questa situazione. Una di queste si può trovare nella crisi odierna del sacramento della penitenza e della direzione spirituale. Le altre sono: per tanti consacrati é difficile da comprendere la diversitá della direzione spirituale dal sacramento della penitenza; alcuni consacrati non sentono la necessità della direzione spirituale; per altri la libertà é limitata spesso, in modo indiretto, dalle sfavorevoli opinioni delle consorelle per quanto rigurda la scelta di una di loro del direttore spirituale, diverso dal confessore ordinario, che viene regolarmente in comunità; non ultima la tendenza di alcuni superiori a non concedere in questo campo la giusta libertà ai sudditi.
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