Il papa Giovanni Paolo II nella sua enciclica Redemptor hominis ha mostrato che cosa significa la dignità dell’uomo ed i suoi dritti connessi alla dignità della nazione ed i dritti di essa. Questo programma il Santo Padre realizza nei suo insegnamento. Come ispirazione gli servivano le esperienze dalla storia più recente, ed in modo particolare l’occupazione tedesca come pure l’attività distruttiva del totalitarismo comunista ed infine la liberazione dal giogo di totalitarismo di tanti popoli negli anni 1989-1990. Giovanni Paolo II, analizzando i dritti dell’uomo, stottolinea il significato basilare di dritto alla libertà ed alla vita, senza cui non si puo parlare di rispetto per la persona umana, la quale vive i funzione in grande famiglia, che costituisce la nazione. Giovanni Paolo II insegna sulla dignità e sui dritti della nazione, sopra tutto, durante le Assemblée Generali dell’ONU il 2.X.1979 ed il 5.X.1995, come pure nei discorso presso la Torre di Bandenburgo a Berlino il 23.VI.1996. I discorsi soprannominati non contengono nessun elenco dei dritti della nazione, ma indicano soltanti alcuni più importanti: il dritto di esistere, di decidere di se stesso, della libertà, della propria identità, della diversità, dell’indipendenza, della propria cultura e lingua, della solidare collaborazione nella pace e giusiizia con le altre nazioni. Il Papa condanna il nazionalismo, il quale proclama lo sdegno e l’odio per altri popoli contraponendolo al patriotismo - l’amore della propria patria, la quale è l’mpegno di ogni cittadino di una nazione. Il soggetto di preocuppazione particolare di Giovanni Paolo II è l’unità delle nazioni di Europa.
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